La Cop26 è stata una sorta di debole conquista. A parlarcene è Emanuele Bompan, giornalista ambientale e Direttore di “Materia Rinnovabile”, intervistato da Anna Forciniti, la redattrice della rubrica Società Sostenibile del format Storydoers.
Della Cop26 di Glasgow sono da sottolineare due tipi di lavori. Da una parte le 53 decisioni tecniche che fanno riferimento a una cover text di inquadramento politico; dall’altra una serie di decisioni multilaterali prese tra i vari paesi e che rientreranno nel negoziato in un secondo momento. Queste decisioni riguardano svariate tematiche, fra cui le riduzioni delle emissioni di gas fossili, l’eliminazione della deforestazione, il mantenimento della temperatura globale a +1,5° e la riduzione dell’emissione di carbone.
Dalla Cop26 è però emerso anche che ci sono dei settori che stanno crescendo per supportare la sostenibilità agita: il settore finanziario, il settore delle costruzioni e automotive, il settore dell’educazione e della comunicazione.
Per quanto riguarda nello specifico il nostro paese, nonostante la grande capacità di gestione dei rifiuti e l’efficientamento dei processi, rimane ancora molto indietro, ma il PNRR, può essere di supporto economico per questa transizione ecologica verso un’economia circolare e sostenibile.
Storydoers è una rubrica prodotta da Rinascita Digitale che affronta il concetto di sostenibilità nella sua accezione concreta, agita, attraverso storie di persone e imprese che hanno fatto del coraggio e della determinazione nel perseguire il bene comune la propria leva per il successo.